Frederic Vasseur ha affrontato un argomento che tiene banco in Formula 1 in queste settimane, con un’opinione che ha lasciato tutti di stucco
Il Team Principal della Ferrari si appresta a vivere il suo secondo anno alla guida della scuderia di Maranello e deve fare i conti con diverse problematiche. In particolar modo una ha attirato la sua attenzione ma non riguarda solo il Cavallino Rampante.
La Formula 1 moderna non piace a Max Verstappen. Più di una volta il pilota della Red Bull, attuale tri campione del mondo, ha sottolineato come il Circus rischi di stancarlo prima del previsto con la deriva che sta prendendo. Il fenomeno di Hasselt faceva riferimento sia al discorso dello show business, con location non proprio ortodosse per ospitare Gran Premi, sia all’eccessivo numero degli stessi, che costringe piloti e addetti ai lavori a degli spostamenti massacranti in giro per il mondo.
La prossima stagione sarà in tal senso una vera e propria mazzata, visto che con 24 appuntamenti rappresenta il picco massimo nella storia della F1. Già il 2023 avrebbe dovuto toccare tale cifra, ma Cina (Shangai) ed Emilia Romagna (Imola) saltarono per l’emergenza Covid e per l’alluvione. Il 2024 vedrà un susseguirsi di appuntamenti serratissimi da inizio marzo (Bahrain) ai primi di dicembre (Abu Dhabi). Praticamente, come dice Verstappen, il tempo per stare con la famiglia non esiste quasi più. A parlare di questo argomento è stato anche Frederic Vasseur, ma con un’opinione diversa rispetto all’olandese.
Formula 1, troppi appuntamenti in calendario: la soluzione di Frederic Vasseur
Il Team Principal della Ferrari, che si appresta a vivere la sua seconda stagione alla guida del Cavallino Rampante, ha incontrato i media internazionali in un appuntamento in cui si è parlato proprio dell’imminente campionato alle porte.
Secondo l’ingegnere francese non è giusto diminuire il numero di Gran Premi, vista la strada ormai intrapresa dalla Formula 1, ma bisogna attuare delle soluzioni interne per non gravare troppo sugli addetti ai lavori (soprattutto i meccanici).
“Dobbiamo pensare a una rotazione dei meccanici, oppure utilizzare due gruppi distinti, uno che lavora in fabbrica e uno che segue i GP”.
Vasseur poi aggiunge: “Credo si possano trovare delle soluzioni per gestire meglio questa situazione”. Insomma il dado è ormai tratto e non si torna indietro, ma per evitare che tutti finiscano esausti meglio adoperare quello che nel calcio verrebbe definito “turnover”.
